Una serata che tanti ricorderanno e pochi scorderanno, Arezzo Wave abbraccia tanti giovani, famiglie e bambini immersi in uno scenario di verde, come una villetta Toscana dove ospitare tanti amici: San Giustino Valdarno (AR).
Era il 1987 quando nei prati di Arezzo hanno iniziato ad esibirsi i più grandi artisti Italiani e Internazionali.
18:00 Tutto pronto per l’inizio, post lavoro gli amici si avvicinano al Festival. Il fleamarket allestito, cuochi e birre pronti per l’inizio della festa, il concerto ha inizio.
Le band emergenti di tutte le regioni Italiane iniziano a tirare fuori il meglio del loro reportorio, sono stati strepitosi i ragazzi di Canale 52 (Best Arezzo Wave Music School), hanno proseguito i giovani vicini di casa Umbri de I cieli di turner (Best arezzo WaveBand Umbria).
I cieli del Valdarno iniziano a imbrunirsi quando lo Stadio si riempie sempre di più e numerosi sono gli amici che accorrono da tutte zone limitrofe sentendo la musica che entra nelle case e attraversa le valli verdi che circondano il Palco.
Le esibizioni incalzano e si susseguono ANONIMA (Best Arezzo Wave Band Trentino Alto Adige) con suoni emo pop rock, gli AfterGlow con una performance esilarante (Best Arezzo Wave Band Liguria), il pubblico c’è e il Festival che da ora in poi si chiamerà RototomWave ha ufficialmente aperto le danze con un compleanno che resterà nella storia, nel bene e nel male.
DEVON AND JAH BROTHERS (Rototom Wave) suona o meglio reggae come se stesse dando il benvenuti a tutti gli amici; stamattina sulla pagina FB scrive: “Ritrovarsi in un ambiente dove l’unità pervade attraverso la musica è una cosa indimenticabile…” questo è lo spirito dei 30° di Arezzo Wave.
Direttamente dalla Sardegna arriva uno dei gruppi più riconosciuti a livello internazionale: i Train to Roots che scaldano l’atmosfera con un ritmo avvolgente che fa ballare tutti, dai più piccoli ai più grandi. Lo stadio è una piscina e le mani delle persone una “Wave-Onda” che si alzano in alto a ritmo di reggae.
E’ la volta del guru del reggae Max Romeo, una delle più belle performance di sempre che fa’ vibrare lo stadio, muove le persone e rende giusta colonna sonora alla serata. Ad Arezzo Wave Max Romeo dedica anche un bis, è un Festival ma prima di tutto Artisti e Amici che si ritrovano sotto un cielo stellato immersi nel verde Toscano.
E’ passata mezzanotte quando gli Storici Amici di Arezzo Wave, gli intramontabili Modena City Ramblers accompagnati da Luca Morino dei Mau Mau iniziano, come padroni di casa con un repertorio che fa cantare e urlare. Portano e suonano ad Arezzo Wave la chitarra costruita con gli scarti dei barconi naufragati a Lampedusa. Il loro è un grido di informazione, integrazione e unione.
La musica è arte, amicizia e amore. Per questo vi invitiamo a partecipare al Festival gratuito dei 30 anni di AREZZOWAVE.
Vi aspettiamo oggi con i live a partire dalle 16.00 – Stadio San Giustino Valdarno (AR) – Via Martiri della Libertà.