AREZZO WAVE BAND 2015 VENERDI 10 APRILE

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Ottavo appuntamento live per le selezioni di “Arezzo Wave Band 2015”,  il concorso organizzato dalla Fondazione Arezzo Wave Italia ed Arezzo Wave Network. Si ripropone così il contest per gruppi ed artisti solisti emergenti che propongono brani originali e che da anni è un punto di riferimento unico a livello nazionale e anche regionale. L’appuntamento è quello di venerdì 10 aprile all’Eldorado Playroom di Ravina dove, dalle 21.30, on stage si alterneranno Beat Juice, Spanner Head, Nonostantetutto insieme agli ospiti The New Fleurs quartetto che debutta live proprio in questa occasione in chiusura di serata.

BEAT JUICE (quando il funky incontra il rock)

Nel 2012 , Nicola Ferrandi (chitarra elettrica) e Omar Voltolini (batteria), , hanno coinvolto in questo progetto: Giampaolo Franco (chitarra elettrica Odille Berloffa, ex chitarrista dei Sindorme con Alessandro Cocca alla voce, nonché ex vocalist del duo O.A. poi divenuto Erablù, al fianco di Aleandro Masella noto chitarrista locale; e il giovane bassista Manuel Loss. Le canzoni, cantate in lingua inglese (di cui i testi ne è autrice la cantante Odille) parlano di quotidianità, di momenti riflessivi/esistenziali e di protesta sociale. Nel 2013, dopo più di un anno impegnato in sala prove a creare, la band inizia a farsi conoscere esibendosi in alcune situazioni locali, riscuotendo un buon successo, visto il ritmo trascinante del genere musicale suonato, del tutto originale e piuttosto orecchiabile. Nel 2014 i l gruppo partecipa alle selezioni locali del concorso “Rock Time”, ideato e organizzato dall’Associazione “Streetmusic” di Rovereto, aggiudicandosi la partecipazione alla finale. Il 2015 inizia con un buon risultato portato a casa durante la prima selezione del contest “Sing your story” realizzato dall’Associazione Parrochiale di Martigano (sobborgo di Trento), che permetterà alla band di partecipare alla serata finale organizzata durante Festa della Birra prevista per maggio 2015 (grande evento sagra locale). L’inizio dell’anno prosegue con un altro stimolo che conduce il gruppo allapartecipazione alla seconda selezione live per il contest locale “25 Aprile”, dedicato appunto alla giornata del 25 aprile, che dal 2014 il Circolo ARCI di Trento organizza nel grande parco adiacente alla nuova struttura del Muse di Trento. Nel frattempo i Beat Juice, oltre a lavorare al loro primo videoclip, propostogli dallo Studio PM di Luca Valentini di Trento, stanno programmando un fitto calendario di appuntamenti in svariati locali della scena trentina.

SPANNERHEAD
 
Gli Spanner Head sono una Band formatasi nell’ estate del 2010 per iniziativa del bassista Federico Fontanari e del Batterista Michele Moser, i due hanno contattato subito il chitarrista Davide Crammerstetter, comune amico. La Band ha cominciato a provare con alcuni cantanti fino a quando Federico ha deciso di assumere questo ruolo di persona; il genere del gruppo era inizialmente rivolto al thrash metal old school di band come Slayer, Anthrax e Megadeth. I Ragazzi hanno suonato in diversi Pub del perginese (come il Judas, e il Lex) ed hanno partecipato ad alcuni contest fra cui tre edizioni del Cover Oltre Festival, apparendo sul giornale locale Adige in svariate occasioni. Si sono fatti conoscere in regione con diversi concerti a Trento centro, Valle di Non, Mezzocorona, altopiano di Pinè, Ravina ,Povo ecc. Il gruppo ha più volte cercato un secondo chitarrista per arricchire il proprio sound ma non trovando un’ intesa con nessuno dei possibili candidati ha deciso, per un certo periodo, di rimanere un “power trio” spostando il proprio genere su Band affini come i Motorhead ma soprattutto i tedeschi Sodom, grandissimo modello. Dalla fine del 2012 trovato un secondo chitarrista nella figura di Ivan Petri, la Band ha cominciato a proporre live i propri pezzi che evolvono ulteriormente la matrice thrash degli esordi verso uno stile più personale nato dalle differenti influenze musicali. A settembre 2014, dopo l’entrata di Thomas Borgogno come chitarrista, la band è entrata in studio per la registrazione del primo EP che uscirà verso la fine dell’anno.

NONOSTANTETUTTO

Ci sono momenti nella vita di un musicista amatoriale in cui tutto sembra andare storto e le cose che accadono sembrano voler dire “ok,è stato bello ma ora è meglio lasciar perdere!”. A quel punto due sono le soluzioni: appendere lo strumento al chiodo oppure continuare con testardaggine, nonostante i continui scioglimenti dei gruppi, gli innumerevoli concerti saltati all’ultimo secondo, la mancanza di posti dove suonare, l’aumento degli impegni che la vita porta con sè, ai concerti ti dicano “non fate Vasco? allora potete anche andare a casa”, insomma…nonostante tutto! Dal nostro nome è facile intuire la scelta che abbiamo fatto e la nostra voglia di continuare ad impegnarci e divertirci nel creare e far conoscere la nostra musica. Il genere che suoniamo è il rock, inteso nel senso più ampio che questo termine ha assunto negli anni.Quello che contraddistingue le nostre canzoni è la varietà, molte sono infatti le nostre influenze consce e ancora di più quelle inconscie o inconsapevoli di cui lasciamo il piacere della scoperta a chi ci ascolta.
Membri: Alessio Zanghellini – Voce. Mario Nadalini – Chitarra, Matteo Pacher – Batteria R Paolo Scandolo – Basso

THE NEW FLEURS

Debutto on stage proprio in occasione di Arezzo Wave per il quartetto The New Fleurs.
Una formazione che unisce la voce di Marvi Maschio, già vocalist in gruppi beat and ’60 style come Orange Down e Marvy’s Fleurs, al basso di Alberto Masella, da anni attivo sulla scena trentina in diversi progetti e con una quarantina di produzioni discografiche alle spalle, alla chitarra di Paolo Mairer, fortemente influenzato dalla scena musicale dei ’60 che vanta esperienze con varie band e collaborazioni con diversi artisti in studio di registrazione e alla batteria di Mauro Iseppi, classe 1988 con esperienze in band metal, rock e pop.  Nella scaletta dei The New Fleurs ci sono alcuni classici dei The Cult come Spiritwalker, She Sells Sanctuary e Rain accanto a I don’t undetsrand targata Chesterfield Kings. Il tutto con l’aggiunta di brani tratti dal repertorio dei Marvy’s Fleurs come Homeless, The Dreamer, Pride in loving e The Trash.

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