E’ stata una panoramica musicale molto varia quella di Arezzo Wave Band, che ha permesso al pubblico presente un’alternanza di genere davvero trasversale.
Arrivando agli head liner, non è mancata la provocazione dei Management del Dolore Post Operatorio che, a detta di loro, nel ricordo della loro prima apparizione al Festival (Best Arezzo Wave Band Abruzzo 2009) hanno abbassato i toni verbali. Può darsi, ma la carica sul palco parla di un gruppo sempre più maturo e accattivante.
Direttamente dall’Olanda invece abbiamo assistito all’energica performance dei The Birth of Joy, un trio rivelazione capace di rielaborare con innovativa freschezza la memoria 70’s (chi non ha pensato ai The Doors?), passando tra il boogie-woogie e la psichedelia.
E poi i due pezzi da novanta: Pierpaolo Capovilla e Raphael Gualazzi.
Il primo ha incantato con i suoi testi, supportati da un notevole arrangiamento musicale; il secondo ha confermato, come se ce ne fosse stato il bisogno, quanto sia uno degli autori italiani di maggior talento. Un’occhiata al pubblico di ieri che assisteva al suo live ha reso bene l’idea di quanto lui e la sua band fossero coinvolgenti.
Dal jazz infine siamo passati al travolgente sound dei torinesi LNRipley dove tra balli e salti si è chiusa la notte di Arezzo Wave.
E oggi?
Continuerà la finale nazionale di Arezzo Wave Band ed esordiranno i gruppi di Kidswave, il contest dedicato ai musicisti tra i 9 e i 13 anni.
Rimanendo tra i più piccoli oggi il Festival ospiterà la Piccola Orchestra di Tor Pignattara, composta da piccoli musicisti i cui genitori sono originari da diversi paesi del mondo.
Scopriremo anche vincitori del concorso Arezzo Wave Love Festival with SonicBids i Temenik Electric, selezionati tra centinaia band provenienti da tutti i continenti.
Verso sera rivedremo sul nostro palco gli Etruschi from Lakota, vincitori del premio fAWI 2013, seguiti poi dai “coloni del pop” Kadebostany.
In chiusura Joseph Arthur, talento newyorkese in ascesa che ha ricevuto la benedizione da artisti come Peter Gabriel e Michael Stype, e gli intramontabili Elio e le Storie Tese.
Ricordatevi che Arezzo Wave non è solo musica.
Avete infatti la possibilità di vivere un vero e proprio villaggio da Festival con stand gastronomici, mercatini, Cicciottà, la città dedicata ai più piccoli, giochi di gruppo come il calcio saponato e le acrobazie aeree e tante altre attrazioni collaterali.
Ecco il programma dell’intera giornata, ti aspettiamo!